La Shoah raccontata ai ragazzi
Intervista a Andra, Tatiana Bucci e Mario De Simone
Articolo a cura di Enrico Maria Dispenza e Eden Miccichè, Classe III D – a.s. 2022-23

L’attività, svoltasi a Palermo in data 21 marzo 2023, ha previsto l’incontro con le sorelle Andra e Tatiana Bucci, considerate le più giovani superstiti italiane del campo di sterminio di Auschwitz e testimoni attive della Shoah italiana. All’evento ha partecipato anche Mario de Simone, cugino delle due sorelle e fratello di Sergio de Simone: quest’ultimo, deportato insieme alle cuginette il 29 marzo 1944, cadde vittima della Strage di Bullenhuser Damm, il 20 aprile 1945, prima della nascita di Mario.


L’evento, organizzato dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma e dedicato alle scuole siciliane, ha avuto luogo presso il Teatro Massimo di Palermo. Hanno partecipato, insieme alle classi di altrettante scuole provenienti da varie parti della Regione, selezionati dal Dirigente Scolastico prof.ssa Marika Helga Gatto, gli alunni Eden Miccichè e Enrico Maria Dispenza, accompagnati dal Docente Alessandro Di Benedetto.
All’anagrafe Liliana e Alessandra Bucci, nascono a Fiume rispettivamente nel 1937 e nel 1939, da padre cattolico e madre ebrea. La famiglia della madre, Mira Perlow, era originaria della Bielorussia ed era fuggita in Italia per scampare ai pogrom zaristi. La sorella di Mira, Gisella, aveva sposato il cattolico Eduardo De Simone; trasferitasi a Napoli, la donna darà alla luce Sergio De Simone, fratello di Mario.


In seguito all’armistizio di Cassibile, la Repubblica Sociale Italiana emanò un ordine di arresto e deportazione di tutti gli ebrei, anche quelli convertiti. Il 28 marzo 1944, Andra e Tatiana vengono arrestate insieme alla famiglia: dopo una notte a Susak, vennero trasferiti nella Risiera di San Sabba, passata alla storia come la zona “transito” che precedeva la salita sui treni diretti ai lager. L’impegnato e toccante racconto delle superstiti, introdotto da una presentazione a carattere storico-informativo e intervallato da prodotti multimediali realizzati dalla Fondazione, si è dipanato nel solco delle domande che gli alunni delle varie scuole hanno posto ai tre ospiti.


Andra e Tatiana Bucci, deportate ad Auschwitz ancora in età infantile, sono divenute testimoni cruciali degli atroci pseudo-esperimenti commessi sui bambini deportati nel lager. Scambiate per gemelle, vennero tenute in vita per fungere da cavie per gli esperimenti condotti dal dottor Josef Mengele, la cui figura assunse tragica notorietà come esempio di crudele negazione dei principi stessi dell’arte medica. Detenute nel “Kinderblock”, alle due bimbe è stata più volte rivolta la domanda, divenuta tragicamente famosa: “Chi vuole vedere la mamma?”; domanda con la quale i nazisti ingannavano i bambini per spingerli a lasciare la baracca e condurli alle camere a gas, ma le piccole non risposero mai.
Il confronto con Andra, Tatiana Bucci e Mario De Simone ha costituito, per ciascuno, l’opportunità di ascoltare personalmente la testimonianza preziosa degli eventi che hanno segnato il cuore di un’intera generazione, un importante invito alla sensibilizzazione e alla memoria nei confronti delle atrocità dell’Olocausto.

